Ricetta: Crostini di zucca all’aringa

Posted on October 28, 2007 by poveromattaccio

Ingredienti (per 6/8 persone)

Una zucca "trombetta",(di forma allungata e colore aranciato), facilmente reperibile anche al supermercato

Salsa verde (si trova già fatta, in vasetto, di ottima qualità anche se un pò troppo salata) oppure, fatela come sotto…

Burro, 100gr. 

Olio extravergine 

Prezzemolo un bel ciuffo

Filetti d'acciuga (o pasta d'acciughe)

Filetti di aringa affumicati (da provare anche con l'anguilla) 

Pane secco senza crosta

Pinoli 

sale, pepe, peperoncino in polvere.

 

Per la salsa verde: 

 

Sminuzzate 2 fette di pane secco e bagnatele con 3-4
cucchiai d' aceto.

In un mixer riunite un mazzo di prezzemolo
tritato grossolanamente, il pane strizzato, 4 filetti di acciuga tritati, sale, pepe e un pizzico di peperoncino secco in polvere. Frullate il tutto aggiungendo l'olio d'oliva a più riprese; il composto deve risultare "bello cremoso"

Per i crostini: 

Ricavare dalla zucca delle rondelle dello spessore di 8mm  e sbucciarle con un pelapatate

calcolate tre crostini a testa. 

Sciogliere in padella una noce di burro a fuoco basso, aggiungere mezzo cucchiaio d'olio e dorare  le fette (circa 3minuti per lato) senza salarle.

Scaldate una piastra di ghisa e trasferiteci sopra i crostini. Fateli grigliare girandoli più volte fino a che non risulteranno cedevoli (non da rompersi ma teneri, diciamo, come una fetta di pan carrè)

Salateli su un solo lato e spalmateli con la salsa verde.

Guarniteli con un pezzetto di aringa, due/tre pinoli e una fogliolina di prezzemolo.

Buon appetito! 

P.S.

Se li volete più leggeri, potete non passarli in padella col burro e grigliarli direttamente avendo cura di ungerli leggermente perchè non si secchino troppo 

 

  

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Il Popolo Greco [con link su argomenti importanti]

Posted on October 28, 2007 by poveromattaccio

Il Popolo Greco (piccolo abbozzo da
continuare)

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I greci vennero dall'Asia. Appartengono
alla grande famiglia dei popoli indo-europei o Arii della quale fanno
parte anche:

nell'Asia, gli Indiani ed i Persiani

Nell'Europa, gli Italici
(Latini, Sanniti, Umbri ecc.), i Celti,
gli Slavi e i
Germani.

E' ignoto il tempo in cui esso venne ad
abitare la penisola ellenica, ma è certo che vi giunse dalla
parte settentrionale della Balcania, dov'era l'antica Ellas e donde
si propagò il rito dell incinerazione.

Avanzi di tribù
elladiche (elloi) erano intorno a Dodona, che si trova in un paese
non greco, ma illirico.

A Dodona,
(antica Epiro a sud di Giannina) vi era un oracolo dedicato a Giove
dove le Peleiadi
argivano i responsi dal rumore delle foglie delle querce sacre.

Dodona era città
pelasgica.

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Nota: Peleiadi, tratta da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Posted on October 28, 2007 by poveromattaccio

*Peleiadi. Da
Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nell'antica Grecia,
le Peleiadi ( "colombe"
), erano le donne consacratesi a Zeus
ed alla Dea Madre
Dione
presso l'Oracolo
di Dodona.

Pindaro cantò
delle Pleiadi
chiamandole "pelaiades", ovvero paragonando
anch'esse ad uno stormo
di colombe, ma la connessione sembra dovuta più dovuta all'uso
di un arguto linguaggio poetico più che all'esistenza di un
effettiva relazione sul piano mitologico. Anche il carro di Afrodite
era tradizionalmente trainato da uno stormo di colombe.

Nel V secolo
a.C. Erodoto
sentì parlare di una leggenda relativa ad una colomba nera che
avrebbe avuto a che fare con la fondazione dell'Oracolo di Dodona, ma
potrebbe semplicemente trattarsi di un tentativo a posteriori di
trovare una giustificazione etimologica per il nome di queste
sacerdotesse, il cui significato originale era in effetti andato
ormai perduto. È tuttavia possibile che la sillaba pel-
presente nel nome fosse originariamente collegata con la radice
che significa "nero" od "oscuro" in
nomi come quelli di Peleo
o Pelope

 

 

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Prima parte dispense Cavallaro

Posted on October 28, 2007 by poveromattaccio

Dispense Prof. Cavallaro
27/10/2007

Trascrizione delle
dispense: Storia dell'arte greco-romana, lezioni 1 e 2

Promemoria:

Neolitico (nuova età della
pietra) 10.000 a.c.

Primo agglomerato urbano: Gerico
8.000/6.000 a.c.

Eneolitico (età del rame) 3.500
a.c.

Età del bronzo 1.800 a.c.

Età del ferro 1.400 a.c.

    Paragoni:

Intorno al 3000 a.c. Diluvio universale
(probabilmente ripetute inondazioni e catastrofiche eruzioni ) si
costruiscono dighe e canali in Egitto e in Mesopotamia (è
l'epoca di Gilgamesh)

Civiltà cretese [secondo
alcuni 3.500 a.c. Secondo altri, 3.000 a.c.]

    tuttavia si sa che popolazioni
    dell'asia anteriore occupavano l'isola già nel 6.000 a.c.

L'età Minoica (da Minosse) si
distingue in:

Prepalaziale (minoico antico) fino al
2.000 a.c.

Protopalaziale (minoico medio) dal
2.000 al 1.700 a.c.

In questo periodo viene costruito il
palazzo di Cnosso e Creta sarà distrutta da un terremoto

Neopalaziale (minoico tardo) 1.600 –
1350 a.c. Ma già nel 1450 a.c. Gli Achei conquistano Cnosso
dando inizio alla civiltà Cretese – Micenea.

Egitto: 2.800 a.c.

Inghilterra: 2700 a.c.

Abramo: 2.000 a.c.

Sidone, città Fenicia è
già splendida nel 1.600 a.c.

Compaiono sulla scena gli Etruschi nel
VII sec. a.c.

Nabucodonosor conquista Gerusalemme nel
600 a.c.

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Dispense Cavallaro

Posted on October 26, 2007 by poveromattaccio

Buonasera ragazzi! Stamani ho preso le prime dispense del prof. Cavallaro e sto lavorando per riversarle qua dentro….

Avrò bisogno di un pò di tempo, specie per la carta storica (tutto il mediterraneo….) attendete con pazienza…

A presto!

Jacopo

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Tagliatina di manzo ai profumi del bosco

Posted on October 23, 2007 by poveromattaccio

Tagliatina di manzo ai profumi del bosco

 

Ingredienti (per 5/6 persone)

Manzo 700/900gr. di "polso con osso scelto"

Olio extravergine un bicchiere scarso

Sale "camargue" (in alternativa, pestare in un mortaio sale grosso fino a ridurlo a grana "media")

Rosmarino, timo, uno spicchio d'aglio pestato, nepitella, pepe nero in grani e macinato, un paio di gocce di salsa worchester.

 

Preparazione:  innanzitutto accendere il forno e tararlo a circa 200 gradi; impiegherà tra i 20/30 minuti per scaldarsi.

Nel frattempo, scaldare una piastra in ghisa su fiamma abbondante e cospargerla con un pizzico di sale e pepe.

Cuocervi sopra la carne, girandola dopo circa 4 minuti, per due volte, senza forarla con forchette o simili.

Tagliare a fette di circa 8mm la carne, cercando di ottenere fette più "alte" e grandi possibile da quello che vi offre il pezzo.

In una scodellina, mescolare l'olio, il pepe, l'aglio pestato e le erbe aromatiche. 

Disporre le fette in un vassoio d'acciaio e irrorarle senza esagerare con la salsina.

A questo punto il forno sarà bollente… Infornate la tagliatina per due minuti scarsi e salatela solo al momento di servire; caldissima.

Buon appetito! 

 

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Benvenuti!

Posted on October 23, 2007 by poveromattaccio

2007-10-23: Inizio oggi l'attività di questo blog, che ospiterà un pò di cose utili per chi studia all'Accademia di carrara ma non solo….

Da sabato prossimo (27/10) pubblicherò le dispense del prof. Cavallaro (St. dell'arte greco/romana), per adesso è tutto…. il blog è in costruzione.

saluti a tutti!

Jacopo 

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